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Poco riciclo materie prime,Italia ne 'mangia' 1 mld ton anno
14.10.2013

ROMA - In Italia dovremmo utilizzare 360 milioni di tonnellate di risorse di materie prime all'anno ma attualmente ne 'bruciamo' 640 milioni in più, arrivando a un miliardo di tonnellate. Una sfida, quelle del recupero delle materie prime, lanciata da Remedia - tra i principali Sistemi collettivi italiani no-profit per la gestione ecosostenibile dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - che per quanto tecnologica appare ancora troppo 'silenziosa', vista l'importanza del riciclo per "un'economia sostenibile", per ridurre i rischi di approvvigionamento dell'industria.
Nel corso del convegno 'Hi tech e Ambiente' - organizzato a Roma proprio da Remedia, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile - si è fatto il punto della situazione, a livello internazionale ed europeo, sulla costruzione di "un'economia circolare", di cui il riciclo dovrebbe essere lo "strumento fondamentale". In base a una stima recente l'Unione europea potrebbe ridurre la quantità di materie prime necessaria a far girare l'economia di circa il 25%, a parità di produzione, entro il 2020. E i benefici riguarderebbero sia la crescita del Pil che l'occupazione, con la creazione fino a 2,8 milioni di nuovi posti lavoro. Attualmente in Europa vengono raccolte 10 milioni di tonnellate di Raee ma solo 3,5 sono riciclate in modo corretto.
Passando dal 33% all'80%, per esempio, la potenzialità economica del settore potrebbe arrivare a produrre almeno 1 miliardo di euro di valore in recupero dei materiali. Che è poi quello che più o meno viene chiesto dalla nuova direttiva (entro il 2019 riciclo per l'85% dei Raee generati).
Fonte: ansa.it